Non più Piceni, non ancora Romani; così si potrebbe riassumere il periodo tra IV e III secolo a.C. In un territorio ancora legato alla tradizione picena si fanno strada nuove mode legate ai contatti con la zona tirrenica.
L’alta valle del fiume Tronto, fin dall’età del Bronzo, è un percorso privilegiato di comunicazione tra i due versanti dell’Appennino. Ceramiche prodotte nell’area alto adriatica, nella Puglia settentrionale e nel Lazio fanno la loro comparsa. Le prime testimonianze dell’alfabeto latino su frammenti di vasi che presentano lettere incise, sono probabilmente legate al culto ancora tutto piceno della dea Ancharia.
I rapporti tra i Piceni e i Romani sono mutevoli; ad alleanze militari per combattere nemici comuni (Sanniti e Galli Senoni) si contrappongono scontri violenti che culminano nella guerra sociale nella quale Ascoli e gli altri alleati italici vengono sconfitti e inseriti definitivamente nell’organizzazione politica dello Stato romano.