Uno spaccato di vita quotidiana narrato attraverso gli oggetti di uso comune; le suppellettili destinate ad imbandire la tavola, le lucerne in bronzo o in terracotta per illuminare la notte, i grandi contenitori per contenere il cibo e trasportarlo, una bilancia con accanto i contrappesi in basalto, il necessario per tessere e filare. Ma l’esistenza è fatta anche di passioni più alte; ed ecco stili e tavolette per appuntare i propri pensieri prima di fissarli, magari su un foglio di papiro o un rotolo di pergamena.  E se, come diceva Oscar Wilde, “niente è più necessario del superfluo” appaiono allora spilloni per acconciature, contenitori di profumi e splendide collane. E per tentare la sorte, dadi, pedine ed astragali.

Al centro della sala spiccano tre sculture destinate molto probabilmente all’arredo di domus: una Afrodite intenta a prepararsi per il bagno, un giovanissimo Dioniso vestito solo di una pelle di capretto e una Nike che sorge, sensualissima, da una cornucopia.